Uno, due, tre... stella!

Sembra proprio come quell'indimenticabile gioco.
Conti velocemente e ti giro di colpo.
I tuoi amici (e perché no, nemici) si fermano di scatto; chi ha scelto la posizione scomoda dovrà sudarsi la vittoria.

In questo momento di stasi abbiamo dovuto fermarci sulla posizione che stavamo occupando; non si può cambiar pedina, avanzare di qualche passo o tirare il dado. Dobbiamo fermarci e capire dove e cosa siamo.

A me questa cosa affascina.
Non mi soffermo molto sulle altre pedine, ma tutte le attenzioni convergono su di me.
Non sempre, ma a tratti.






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