Esiste un momento in cui le cose si rompono indelebilmente; non si tratta più di una crepa o una ruga; bensì, è la semplice fine di una costruzione. Si arriva all'irrimediabile.
Non si tratta di una presa di coscienza o dell'arrivo della ragione nelle situazioni; è semplicemente il mero e semplice punto di rottura. L'ultima goccia che determina la capienza, l'ultimo starnuto prima del sangue da naso. Le cose si rompono, prima si deteriorano, ma nel momento della rottura l'unica soluzione è l'accettazione della fine.



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